La Curcuma è una spezia utilizzata da millenni nella Tradizione Indiana sia come ingrediente di molte ricette, sia come rimedio medicinale. È di colore giallo e si ricava da una porzione di fusto sotterranea essiccata di “Curcuma Longa”, appartenente alla Famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello Zenzero. Il rizoma viene estirpato, tagliato a fette rotonde e fatto essiccare: dopo questo trattamento, diventa di colore giallo intenso-arancione. I Curcuminoidi hanno un importante ruolo nella prevenzione delle patologie cardio-circolatorie. Nella Curcuma sono inoltre presenti un olio essenziale, zuccheri(fruttosio), minerali, proteine e acidi grassi. Usi terapeutici tradizionali: nella Medicina Tradizionale Indiana viene impiegata per trattare disturbi come la flatulenza, la dissenteria, le ulcere,l’artrite e le infezioni della cute e dell’ occhio. Nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, digestivo, in presenza di febbre, infezioni, itterizia e vari disturbi epatici. La Medicina Cinese invece la impiega per problemi alla cistifellea, per le emorragie, per le congestioni al petto e disturbi mestruali, in caso di presenza di sangue nelle urine, nel mal di denti, nelle contusioni. Negli ultimi 4 anni, migliaia di studi, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie, neuroprotettive e antiossidanti della Curcumina. Consumata con pepe, zenzero, olio, burro o enzimi digestivi, aumenta l’ assorbimento della Curcumina. In caso di infiammazioni del tratto gastrointestinale(gastriti o coliti), si può consumare da sola, aggiunta agli alimenti o come tisana, per favorirne la localizzazione nelle mucose del tubo digerente.
Tratto da” Elisir di Salute” mensile.